Pene di Cuore

#Movember

Passato ottobre, mese per la prevenzione del Tumore al Seno, con novembre il focus dell’attenzione in termini di Prevenzione si sposta sulla salute maschile.

Novembre è il mese per la prevenzione del tumore al Testicolo e alla Prostata.

In tutto il mondo, per sensibilizzare sul tema, molti uomini portano sul proprio corpo i segni della campagna: i baffi!

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Si parla infatti di #MustacheNovember o… di #Movember

Gli aderenti alla campagna? I #MoBro #FratelliDiBaffi

Il tumore alla prostata è tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564mila le persone con pregressa diagnosi. Esse rappresentano il 33% dei casi di tumori nei maschi. Ogni anno vengono fatte 37mila nuove diagnosi. [1] 

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Fattori di rischio modificabili e non modificabili in ambito cardiovascolare

Col Progetto CentoPassiPerLaVita è nostra intenzione occuparci anche di prevenzione, e in particolare di Prevenzione Cardiovascolare

Ma esistono -e se sì, quali sono- delle peculiarità tutte maschili anche in tema di salute e prevenzione cardiovascolare che vale la pena di conoscere?

Gli eventi cardiovascolari maggiori in genere si verificano per una combinazione di fattori di rischio.

I fattori di rischio cardiovascolari si distinguono in: modificabili e non modificabili. 

Tra quelli modificabili troviamo: ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, fumo, obesità/sedentarietà, abuso di alcool ed eccesso di stress. 

Tra quelli non modificabili si ha: età, sesso e familiarità.

Tra la popolazione maschile è infatti più frequente l’utilizzo dei derivati del tabacco e un maggiore consumo di alcolici; due fattori che, combinati, determinano un aumentato rischio di sviluppare malattie cardio-vascolari e che metto a rischio di sviluppare infarto del miocardio e ACC!

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Esistono vari strumenti per valutare il rischio cardiovascolare.

Il sistema SCORE (Systematic Coronary Risk Evaluation), ad esempio, tiene conto di colesterolo totale, pressione arteriosa sistolica, fumo, sesso ed età, per la stratificazione del rischio e le conseguenti scelte in ambito preventivo.  

Quindi, a parità di fattori di rischio, il rischio complessivo è differente in maschi e femmine: fino all’età corrispondente alla menopausa nelle donne (tra i 40 e i 55 anni [4]), infarto e aterosclerosi sono più comuni nei maschi; con l’ingresso nella menopausa, invece, la differenza tra i due sessi si riduce. Ciò è legato al fatto che, durante l’età fertile, gli ormoni estrogeni, prodotti dall’organismo in modo regolare durante il ciclo mestruale, hanno un effetto protettivo su cuore e vasi; con la menopausa la produzione di estrogeni cessa e con essa anche la protezione che forniscono. [5][6]

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(Sistema di valutazione del rischio cardiovascolare “SCORE”: si vede molto bene, anche solo graficamente, come, a parità di FdR, gli uomini siano molto più a rischio di eventi cardiovascolari rispetto alle donne)

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Prevenzione: primaria, secondaria e terziaria

Prevenire è meglio che curare

La prevenzione è l’insieme delle azioni ed attività che mirano a ridurre la mortalità, l’insorgenza di malattia o gli effetti dovuti a determinati fattori di rischio o agli effetti di una certa patologia, promuovendo la salute e il benessere individuale e collettivo (salutogenesi). [2]

Gli interventi di prevenzione si dividono in:

  1. Primaria: forma classica e principale di prevenzione che comprende interventi destinati a ostacolare l’insorgenza di malattia combattendo cause e fattori predisponenti, detti in gergo Fattori di Rischio (FdR). Agisce spesso modificando abitudini di vita e comportamenti scorretti;
  2. Secondaria: ha come obiettivo l’individuazione precoce dei soggetti ammalati o ad alto rischio per ottenerne la guarigione o impedire l’insorgenza e progressione di malattia (In ambito cardiovascolare il monitoraggio dei livelli di grassi nel sangue e dei livelli di pressione arteriosa ne sono un esempio);
  3. Terziaria: agisce al fine di ridurre la gravità e le complicazioni di malattia quando questa si è già instaurata e necessita quindi di una terapia. Punta alla gestione dei deficit e delle disabilità funzionali conseguenti allo stato patologico e punta a evitare ulteriori peggioramenti dello stato di salute e della Qualità di Vita; [3]

Stesse possibilità, diversi risultati?

La presenza di Defibrilatori ad Accesso Pubblico [PAD] è determinante nel favorire esiti positivi in caso di Arresto Cardio-Circolatorio [ACC]. Non è tuttavia del tutto chiarito se uomini e donne traggano beneficio egualmente dalla disponibilità di questi strumenti

Apparentemente, in caso di Arresto Cardio-Circolatorio [ACC] occorso in luoghi pubblici, secondo gli studi effettuati, è più probabile che vengano eseguite le manovre rianimatorie nel caso in cui sia un uomo ad essere stato colto da malore. [7] 

Nonostante questo, le donne hanno una maggiore probabilità di sopravvivenza all’arrivo in ospedale rispetto agli uomini a seguito delle manovre di rianimazione. 

Probabilmente questo è dovuto a differenze anatomiche: le donne tendenzialmente hanno cuore e torace più piccoli, consentendo così una rianimazione cardiopolmonare [RCP] e una defibrillazione più efficaci.

Questo vantaggio non è però sufficiente: la minore tendenza a eseguire le manovre rianimatorie in caso di ACC in una donna fa sì che, statisticamente, la mortalità e le complicanze post-evento nelle donne siano maggiori. Ciò è valido soprattutto per le donne in post-menopausa: oltre alla minore assistenza, non possono godere dell’effetto protettivo che hanno gli estrogeni prodotti in età fertile.[8]

Il messaggio da cogliere? 

Ascolta il tuo cuore.

(Paulo Coelho)

Ma soprattutto… prenditene cura!

#StayHealty



Forse non tutti sanno che…i single, in particolare se uomini, sono più a rischio di ricevere una diagnosi di melanoma avanzato. [9] Uno studio della Johns Hopkins Uniiversity ha infatti identificato un aumento del 45% della probabilità di avere un melanoma avanzato negli uomini single, divorziati o vedovi, rispetto che nelle donne con le stesse caratteristiche relazionali (in cui il rischio è aumentato “solo” del 28% rispetto alla popolazione generale). Apparentemente, una relazione affettiva stabile sembrerebbe favorire una maggiore tendenza allo screening e una più precoce probabilità di scoperta di qualunque tipologia di tumore. 


Resuscitation è un journal internazionale e interdisciplinare che pubblica articoli relativi alla Rianimazione Cardio-Polmonare, alla formazione in tale ambito, e alle cause che possono portare all'Arresto Cardio-Circolatorio. È riconosciuto dall' European Resuscitation Council quale suo Journal ufficiale.

Bibliografia 

[1]     “Tumore alla prostata. Da Fondazione Onda, il ‘Bollino Azzurro’ per i migliori ospedali - Quotidiano Sanità.” http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=99945 (accessed Nov. 17, 2021).

[2]     “Prevenzione (medicina) - Wikipedia.” https://it.wikipedia.org/wiki/Prevenzione_(medicina) (accessed Nov. 09, 2021).

[3]     AULSS 1 Dolomiti, “La prevenzione primaria, secondaria e terziaria,” 2017. http://www.aulss1.veneto.it/sezione/la-prevenzione-primaria/ (accessed Nov. 09, 2021).

[4]     J. M. Torpy, C. Lynm, and R. M. Glass, “Perimenopause: Beginning of Menopause,” Journal of the American Medical Association, vol. 289, no. 7. American Medical Association, p. 940, Feb. 19, 2003, doi: 10.1001/jama.289.7.940.

[5]     “Quali sono i maggiori fattori di rischio cardiovascolare? | Fondazione Umberto Veronesi.” https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/quali-sono-i-maggiori-fattori-... (accessed Nov. 09, 2021).

[6]     ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, “La Valutazione del Rischio Cardiovascolare.”

[7]     B. Grunau et al., “Public access defibrillators: Gender-based inequities in access and application,” Resuscitation, vol. 150, pp. 17–22, May 2020, doi: 10.1016/j.resuscitation.2020.02.024.

[8]     J. E. Bray, D. Stub, S. Bernard, and K. Smith, “Exploring gender differences and the ‘oestrogen effect’ in an Australian out-of-hospital cardiac arrest population,” Resuscitation, vol. 84, no. 7, pp. 957–963, Jul. 2013, doi: 10.1016/j.resuscitation.2012.12.004.

[9]     “Melanoma, più a rischio i single.” https://www.airc.it/news/i-single-sono-piu-a-rischio-di-melanoma-0820 (accessed Nov. 17, 2021).


Riferimenti immagini:

  • Wiki Commons
  • Bikers Against Child Abuse

Pubblicato il 24 novembre 2021